AMERICAN GALLERY

Greatest American Painters

Stu Mead (1955)

Posted by M.R.N. on January 19, 2011


Paradise Lost

Music School

Mia Studying Cocteau

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Zombie

School

Prelude

Savage Religion

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Lezbi-friends

Pool

Cabin Fever

Bath

Violin

First Communion

Communion

Lick

After School

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Menagerie

Reverie

Reverie

Standing Pee

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All Of Me

Flute

Factory

View

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Young Love

Two Girls

Two Girls

© Stu Mead

official website

 

24 Responses to “Stu Mead (1955)”

  1. WF Posey said

    What incredible trash. Not only should this artist be condemned for this pornography, but the uploader should be as well.
    I am rarely offended by art, but this is absolute trash. Shame on everyone involved. When human beings feel comfortable
    going in this direction, one can only lament the descent. This trash is a blemish on the intent and integrity of all artists.

  2. Cher Smith said

    I totally agree with the WF Posey. This goes over the top to various perversions, including pedophelia. This should be removed from this site. What a dishonor to the other great artists!

  3. Suzay Lamb said

    Do you remember the Facebook-Breast Feeding controversy? Well, according to the social network’s guidelines the image of a mother feeding her child is pornography, hence it should be banned. Who is to judge this? One can say the holocaust never happened, pop music is subversive and decadent, some paintings are trash. We have the right to disagree and criticize but censorship is not the answer. I think an artist has a right to free speech and expression, as each of us has the right to express our opinion and point of view, and so does the viewer. We all can choose to look at something or not. It’s our great privilege.

    • Cher Smith said

      No one has a right to exploit children…no one and not for any reason on the face of this earth. When someone exploits innocent children and animals, they have lost their humanity. While looking for truly fine art on this site, I have been subjected to some things I found offensive. It was not a CHOICE. The offensive stuff is mixed in and the viewer has no way of knowing what is coming up next. Therefore in that sense there is no right to choose. The so called artist in question is over the top and since you feel a need to defend such as this, then you should place it in a category with a warning label. I am thankful my kids were not on this site for a school art project.

      • Bob Savio said

        Actually, none of the “people” in his paintings are under 18 years of age.
        Yes, they look young…but they’re all 39 years old.
        And professional art models.

        They’re not children at all and never were.
        And…they don’t even really exist.

      • vincenzo mazzei said

        Vorrei dire alla signora (o signore?) Cher Smith che le sue osservazioni indignate mi sembrano giuste fino ad un certo punto. E’ vero che la navigazione in internet può costituire un pericolo per l’educazione dei bambini, e che quindi vi sia l’esigenza di segnalare i siti web che possono contenere immagini o scritti non adatti a loro. Però è anche vero che i bambini fino all’età di 12 o 13 anni non hanno cognizione dell’arte, e quando navigano in internet, molto difficilmente sono interessati a fare ricerche di storia dell’arte. Al massimo cercheranno i giochi più in voga, film di cartoni animati, racconti e novelle, forse anche musica moderna, ma non l’arte in quanto tale, poiché ancora non ne colgono il significato. Io sono un insegnante abilitato all’insegnamento dell’educazione artistica nelle scuole, anche se attualmente svolgo per necessità un lavoro da impiegato, ma ricordo che quando ero allievo alle scuole medie inferiori, e ad un esame mi presentarono una riproduzione di un dipinto di Van Gogh, benché io fossi tra i più bravi a disegno, non seppi descriverne il contenuto artistico, perché esso era completamente fuori dalle mie possibilità di comprensione, e mai mi sarei sognato di fare ricerche sull‘arte. E la stessa cosa accadeva agli altri miei ex compagni di scuola, meno bravi a disegno, ai quali forse non fu proposta neppure la descrizione del dipinto.

        Le riproduzioni dei dipinti che si trovano nei vari libri di testo nelle scuole primarie, spesso non hanno lo scopo di educare all’arte, bensì quello di illustrare visivamente alcuni fatti storici, che altrimenti non sarebbero pienamente comprensibili (la macchina fotografica è stata introdotta solo alla fine del XIX secolo). E gli scolari, anche se sanno che Giotto, Raffaello o Leonardo erano dei grandi artisti, il loro interesse non va oltre le nozioni di base apprese a scuola.

        Nell’età puberale, che rappresenta il periodo più critico degli adolescenti, certe fantasie sessuali sono da ritenersi del tutto normali. E gli adulti, che a loro volta sono stati bambini, queste cose le sanno benissimo. Io, ad esempio, in quella fase critica dello sviluppo sessuale, mi innamoravo facilmente delle professoresse, che vedevo belle e giovani (anche se in realtà forse non lo erano affatto) e me le sognavo anche la notte, quasi sempre in atteggiamenti erotici.

        Riguardo ai lavori di questo Stu Mead, penso che riflettano certe problematiche di tipo sessuale che ancora sussistono inconsciamente nell’animo dell’artista. D’altra parte, ogni artista, quando si esprime liberamente, cioè senza troppi condizionamenti di ordine etico e morale, diventa una sorta di medium del proprio inconscio. E visti sotto tale aspetto, i lavori di questo artista mostrano un contenuto che definirei piuttosto infantile, e perciò per niente scandaloso e disprezzabile, e meno che mai da censurare. In Italia, che è un Paese molto più tradizionale rispetto all’America, queste rappresentazioni figurative vengono considerate alla stregua delle vignette umoristiche, cioè come delle barzellette divertenti e niente più.

        Ma vi sono altri motivi per cui non bisognerebbe scandalizzarsi delle scenette ironiche disegnate da un artista o illustratore misconosciuto.
        Spesso accade invece che magnifici capolavori d’arte, conosciuti e ammirati universalmente, vengano utilizzati per fini commerciali in modo assai improprio e spesso ridicolo, senza che nessuno si offenda.
        Faccio solo un esempio. A Firenze, che è città d’arte per eccellenza, essendo essa stata per alcuni secoli capitale della cultura europea, quasi tutti i commercianti del centro storico, nei vari negozi e nelle bancarelle, pur di far soldi con i turisti, espongono ben in vista migliaia di souvenir con la riproduzione in dettaglio dei genitali della statua del David di Michelangelo, senza che mai nessuno si sia offeso. E questo dettaglio anatomico viene riprodotto su shirts, grembiuli da cucina, foulard, ombrelli, cartoline, calendari, etc… Perché riprodurre in prevalenza solo i genitali del David e non tutta la statua o altri diversi particolari anatomici?
        Ovviamente a noi italiani la cosa fa molto ridere, perché sappiamo che è una trovata comica dei commercianti, molto divertente, ben capita e gradita dai turisti di tutto il mondo, compresi gli americani. In questo caso, non si risentono neppure gli amanti dell’arte, poiché se loro vogliono vedersi il David originale possono farlo andando a visitare il Museo dell’Accademia, o comprandosi libri e Cd specifici. Casomai, per il cattivo uso commerciale della statua del David, l’unico a doversi risentire sarebbe proprio Michelangelo, che potrebbe rivoltarsi nella sua tomba in Santa Croce.

        Vorrei quindi dire a Cher Smith che se venisse a Firenze, e facesse un giro nei luoghi dove sono collocati i maggiori monumenti artistici della città, magari anche soffermandosi a qualche bancarella di souvenir, si renderà conto che è quasi impossibile operare una scelta sulle cose da far vedere o meno ai bambini, poiché tutto è in mostra contemporaneamente. Se alcuni aspetti dell’arte non venissero troppo drammatizzati e trasformati in tabù, certi problemi non si porrebbero né per gli adulti né per i minori.

        Per quanto concerne invece al problema dell’impossibilità di scelta, di vedere liberamente o meno il contenuto di certe immagini su internet, che Cher Smith evidenzia nel suo commento, mi pare che anche qui le sue critiche siano valide solo in parte. I bambini troppo piccoli che utilizzano internet andrebbero sempre seguiti e guidati adeguatamente dai genitori o da altre persone qualificate per farlo, e non abbandonati a sé stessi, specialmente in un mondo così bombardato da informazioni di ogni tipo.

        I veri pericoli per i bambini di oggi, che navigano in internet, sono ben altri, e si nascondono nelle possibili insidie messe in atto dai veri pedofili, quei malintenzionati che possono intromettersi ingannevolmente proprio in certi programmi e siti web ritenuti adatti ai bambini, non certamente nei siti che promuovono la conoscenza dell’arte, e che ai bambini non interessano per niente.

        Scusi per questo mio lungo commento alle Sue comprensibili preoccupazioni di genitore, ma in due o tre parole non è possibile inquadrare un problema che riguarda più le istituzioni, a partire dalla famiglia e la scuola, che il mondo dell’arte in quanto tale, poiché le espressioni artistiche, su tele o carta che siano, non hanno mai fatto male a nessuno. Forse risultano più pericolosi certi film di criminalità che oggi vengono trasmessi in TV a tutte le ore del giorno, oppure certi spot commerciali promuoventi cibi che poi si rivelano dannosi per la salute dei bambini, causandogli problemi di obesità.

  4. Gilbert Davison said

    I would like to send you JPEG’s of a very interesting early Stu Mead painting. I commissioned the painting in 1993 during Stu residing in St. Paul Minnesota. It is quite different from some of Stu’s other works; it contains no provocative imagery or innuendo, but is an absolutely stunning work that shows another side of Stu’s abilities and both literally and figuratively the depths of Stu’s imagination and torment.

    Please respond if interested.

    Thank you.

  5. Ana said

    I like this.
    little girls can be very sexual and provocative, though they grow up to supress that/society supresses that, unlike what happens with little boys. the one with the nun expresses that very well. these paintings exagerate unpolished girls, at least that’s what I see overall. don’t know much about the author.

  6. martin said

    I think that Mead is very provocative. His work allures me while it leaves me uneasy. His abilities are certainly exceptional. Would like to see more of his work.

    • Bill said

      I fully agree. It affected me in much the same way. I found myself searching for more of his work. The scenarios he depicts in his work are very real. They are, of course, very sexual in nature but such is life. Sexual feelings and experiences often happen early in life. Some of Stu Mead’s pieces depict the terrible things that can happen and some of his other pieces depict the natural sexual feelings and experimentations that takes place early. I would enjoy exchanging emails Martin or anyone else wanting to discuss this further.

  7. Ian said

    How can anyone be offended? I find his work to be real, and entertaining, and so suggestive, it speaks volymes! I have 2 of his etchings, 3 of his books, and am still searching for out of print/sold out works as well! I just so love controversial artists!

  8. Keith Davis said

    These are just cartoons. No one was exploited. What is it about CARTOONS that makes people angry? Is it because it stirs prurient interests? Be honest with yourself. Try not to be a hypocrite for awhile.

  9. Bill said

    Count Balthasar Klossowski de Rola or more commonly know as Balthus does so similar work depicting adolescence discovering their sexuality.

  10. Anonymphous said

    So much butthurt ITT – Good work Stu!

  11. vincenzo mazzei said

    Scusate se m’inserisco nei commenti riguardo ai lavori di Stu Mead che stanno suscitando questo vivace scambio di pareri e critiche. Sinceramente mi sembra troppo eccessivo scandalizzarsi per il contenuto non molto conformista, forse anche un po’ spinto, di queste realizzazioni figurative, che possono piacere o meno, ma che in un mondo libero non vanno assolutamente censurate, in quanto fanno parte della libera espressione. Le stesse cose che vengono così duramente criticate, solo perché appaiono in un sito che promuove la conoscenza dell’Arte figurativa americana, a prescindere dal genere, dallo stile e dalle correnti artistiche, fanno parte della cultura moderna, e si possono trovare ovunque: nelle edicole dei giornali, nelle librerie, nei musei, nei cinema, etc …
    Si possono trovare esempi anche nelle arti figurative dell’Antico Egitto, nelle decorazioni ceramiche della Grecia classica e nell‘arte Romana, per poi proseguire con quella del Medioevo, del Rinascimento etc… Non è vero che i grandi artisti, durante la loro attività, abbiano prodotto sempre e solo opere castigate, e perciò gradite dalla cultura ufficiale, ma parallelamente alle opere più serie, ne hanno anche prodotto altre di contenuto un po’ spinto, senza per questo destare il risentimento dei “moralisti”. Si pensi ad alcuni disegni di grandi artisti moderni come Egon Schiele, Klimt e Picasso. La differenza consiste nel fatto che dai grandi artisti, tenendo conto anche del loro valore commerciale, si accetta tutto, sin anche uno scarabocchio fatto su un tovagliolino del ristorante o sulla carta igienica di qualche toilette. Questa è la verità. Quindi, le accuse al sito di Suzay Lamb di presentare anche immagini di contenuto pornografico, francamente mi sembrano alquanto ingiuste, infondate e pretestuose.

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